Anastacia, la famosa cantante dalla voce inconfondibile, è
stata colpita nuovamente dal
cancro al seno. La notizia è
rimbalzata su tutti i media dopo la dichiarazione postata sulla pagina ufficiale
di Facebook della cantante. Una notizia sconcertante, che ha obbligato Anastacia
ad annullare tutte le date del suo tour europeo e i suoi impegni dei prossimi
mesi.
“Ad Anastacia purtroppo è stato diagnosticato il cancro al seno per la
seconda volta dopo averlo sconfitto con successo nel 2003″: con questa breve
dichiarazione la cantante annuncia ai suoi numerosi fan la
malattia,
che
colpisce una donna su dieci e che la costringerà a stare lontano dal palco e
dalla scena per alcuni mesi.
“Di conseguenza, è stata costretta a cancellare tutti i tour, spettacoli e
qualsiasi viaggio da oggi fino a nuova comunicazione. Anastacia era entusiasta
del prossimo
tour europeo, che doveva iniziare il 6 aprile a
Londra. ‘Sto male perché deludo in questo modo tutti i miei incredibili fan che
erano in attesa di ‘It’s a man’s world Tour’. Mi si spezza il cuore solo al
pensiero’, ha detto. Anastacia continuerà la scrittura e la registrazione del
suo nuovo album, nonostante la sua
diagnosi e spera di
programmare un nuovo tour il più presto possibile. Ora più che mai, è
determinata a mettere in pratica il suo motto ‘Non lasciare mai che il cancro
rubi il ‘meglio di te!’”. Questo il resto della dichiarazione, tratta dalla
pagina ufficiale del
social network della cantante, con la
quale si sottolinea la volontà di Anastacia di non mollare di nuovo di fronte al
cancro, di volersi dedicare alla cure per ritornare ancora davanti a suoi
fan.
L’artista non ha voluto nascondere le sue fragilità di fronte a questa
malattia, che l’aveva già duramente provata nel 2003, e ha chiesto ai suoi fan
di comprenderla e,
tramite
la pagina di Facebook, di continuare a sostenerla, pur rispettando la sua
privacy in un momento così delicato.
Scoprire un
nodulo al seno, magari mentre si effettua un
esame di
autopalpazione, o per puro caso durante la doccia, è
sempre uno shock per qualunque donna. Il primo timore è naturalmente quello che
si tratti di un
tumore maligno, infatti il
carcinoma
mammario è considerato uno dei grandi big killer delle donne, anche se
i confortanti risultati ottenuti dalle terapie antitumorali di ultima
generazione ci consentono di affrontare con più ottimismo anche una diagnosi
infausta. In ogni caso, quando una donna scopre un
nodulo al seno,
dolente o meno, deve appurare subito se sia
maligno o
benigno, e per fare questo deve necessariamente affidarsi
all’esperienza di un bravo specialista. Una
visita senologica
in molti casi è già in grado di determinare se il
nodulo al
seno che la paziente ha riscontrato sia pericoloso, se sia necessaria
una
asportazione o se possa rimanere tranquillamente in sede in
quanto non di natura tumorale.
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Cosa c’entra il
tumore al seno con
Facebook? E’ un modo per sensibilizzare le donne a l’argomento
e per sollecitare un dialogo sulla
prevenzione e l’approccio
alla
malattia. Anche un
social network può
essere utile in questo senso, anche se i messaggi dati sono secchi, sintetici,
quasi incomprensibili, eppure però di facile diffusione. Ed è quello che da
qualche anno sta accadendo nel mese di
Ottobre
dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Se sulla vostra bacheca
compare la scritta di un’amica che vi spiega che andrà in Messico per 11 mesi o
in Francia per 20 ebbene, sappiate che si tratta del nuovo giochino di facebook
al riguardo.
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La
salute delle donne ed in particolare la
prevenzione del tumore al seno quest’anno viaggia anche in
treno e nello specifico sulla Frecciarossa. L’iniziativa infatti che prende il
nome di
Frecciarosa non a caso, nasce da una collaborazione
innovativa tra la FSI (Ferrovie dello Stato Italiane) ed alcune associazioni che
si occupano della
salute al femminile:
IncontraDonna
Onlus ed
ONDa (Osservatorio nazionale sulla salute
delle donne). Di cosa si tratta e come si svolgerà il tutto?
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Il
tumore al seno spaventa molte donne, ed a ragione visto
che è anche uno dei grandi big killer dell’
oncologia: il più
frequente nel genere femminile, colpisce una donna su 10. Ogni anno in Italia
assistiamo a circa 42.000 nuove diagnosi. Si tratta di cifre in netto aumento
rispetto al passato, che per fortuna però coincidono anche con la diminuzione
della mortalità generale. Questo grazie alla
diagnosi precoce,
alla
prevenzione, e a nuove
terapie per
la
cura. La scienza sta facendo grandi passi in avanti in
questo senso. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le cause, o meglio i
fattori di rischio, che possono provocare un
cancro
della mammella, la prevenzione, la diagnosi e le possibilità
terapeutiche.
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Sono notizie da brivido quelle che arrivano in queste ore circa il
tumore al seno. La sua incidenza è in aumento, siamo arrivati ormai ad
una
diagnosi ogni 10 donne, con 42.000 casi ogni anno. Sempre
più importante e da sottolineare come il 30 % delle nuove diagnosi riguardi le
donne sotto i 50 anni, quelle non considerate dagli
screening
del
servizio sanitario nazionale, ma non per questo
immuni al
cancro. Eppure il tumore al seno sembra essere una
cosa distante: il 50% delle italiane ne sa ben poco e la non conoscenza aumenta
tanto più si va indietro negli anni, tra i 18 ed i 34. E’ questa la fotografia
impietosa e seria del tumore al seno nel nostro Paese scattata da Astraricerche
per conto della
LILT, la
Lega Italiana per la Lotta
contro i Tumori, che si appresta a dare il via alla nuova campagna
Nastro Rosa: siamo ormai giunti ad
Ottobre, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
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Il
rischio di sviluppare un
tumore al seno,
aumenta se la donna è affetta da
diabete di tipo 2 ed è in
menopausa. Il pericolo sale addirittura del 27%, almeno per ciò
che riguarda una ricerca scientifica appena pubblicata sul
British Journal
of Cancer che ha analizzato a posteriori i dati riguardanti 56 mila donne
in
post menopausa con
diagnosi di tumore al seno. Non rilevati i dati relativi alle donne in
pre-menopausa o con
diabete di tipo uno.
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Il
tumore al seno è davvero un grande spauracchio per le
donne, perché si tratta di un tipo di
neoplasia (nella sue
varie forme, più o meno aggressive), che può colpire anche in giovane età. Per
fortuna
cure oncologiche sempre più mirate e personalizzate
stanno permettendo a molte donne ammalate di uscire vincitrici dalla lotta
contro il loro tumore, ma certamente le armi migliori a nostra disposizione sono
prevenzione e
diagnosi precoce. Sottoporsi
periodicamente a visite senologiche e
screening diagnostici
come la
mammografia o
la
nuovissima tecnica che utilizza le fibre ottiche è certo buona abitudine.
Così come lo è quello di imparare a seguire uno
stile di vita
salutare che aiuti l’organismo a non dare spazio alla formazione delle
cellule cancerogene.
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La
diagnosi precoce è l’arma migliore a nostra disposizione
per combattere il
tumore al seno, grande nemico della salute
femminile e, purtroppo, prima causa di morte tra le donne giovani. Sicuramente
sono stati fatti passi da gigante anche a livello di
cure,
sempre più mirate e personalizzate, motivo per cui attualmente,
in Europa, i casi di completa guarigione dal cancro della mammella sono
aumentati molto. Ottime notizie, ma comunque sia tutti i medici ribadiscono
l’importanza della
prevenzione contro questo “big killer”, che
passa necessariamente attraverso screening diagnostici ed esami senologici, a
partire dall’
autopalpazione.
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Un
seno abbondante è più a rischio di
tumore
rispetto ad uno di taglia mini? La domanda non vi appaia assurda, e la
riposta, che è affermativa, va comunque, e lo sottolineiamo due volte, presa con
le pinze. Secondo una recente indagine scientifica tutta da confermare, tra le
donne con
seno prosperoso vi sarebbe una lieve maggior
incidenza di casi di
neoplasia alla mammella, e questo sarebbe
determinato dall’influenza di quattro specifici
geni collegati
con il naturale accrescimento del seno, ma anche con la formazione di
cellule cancerose. Nessun allarme, ci mancherebbe, anche perché
si tratta del primo studio di questo genere, che andrebbe comunque confermato da
ulteriori e più mirate ricerche. Ma entriamo nello specifico.
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Il
tumore al seno, considerato il big killer delle donne
giovani e meno giovani, oggi fa meno paura rispetto a qualche anno fa. Le
statistiche ci confortano, confermandoci che se non è proprio diminuito il
numero delle donne che si ammalano di questa
neoplasia, è
certamente cresciuta in modo significativo la percentuale di chi sia riuscita a
sconfiggere il male, riprendendosi in pieno la propria vita.
Insomma,
di cancro al seno si può guarire, come ben testimoniano i numeri che
arrivano dalla regione
Lombardia, che ci testimoniano, a fronte
di un totale di 7400 diagnosi di tumore alla mammella annuali, un
trend
positivo in fatto di
guarigioni complete.
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Il
prurito al seno può essere un
sintomo
molto comune: la pelle in questa area è molto delicata e per questo suscettibile
di particolari condizioni fastidiose. Il
prurito al capezzolo e
la voglia di grattarsi, può spesso sono difficili da tenere sotto controllo: si
può presentare su una sola mammella o ambedue. Anche gli uomini possono subire
prurito sui pettorali, ma di certo con meno frequenza rispetto
al genere femminile, che al riguardo deve inoltre prestare una particolare
attenzione: il prurito al seno può anche essere un sintomo di due particolari
tipi
di tumore al seno: il
carcinoma mammario infiammatorio e
la
malattia di Paget. Attenzione però non significa
ansia immotivata, le cause di questo disturbo sono numerose,
essenzialmente benigne e trattabili.
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Il
cancro al seno, “big killer” delle donne, può essere
sconfitto, si può abbatterne la mortalità e
proteggere
la salute di questa parte del corpo femminile così bella e importante.
Non è utopia, ma già realtà. La medicina sta facendo moltissimo per combattere
questo specifico
tumore, in tutte le sue più o meno aggressive
varianti, grazie ai
sempre
più efficaci esami di screening diagnostico, che permettono di scoprire una
neoplasia in fase iniziale, quando estirparla è più facile, e
alle terapie personalizzate. Ma prima ancora, il sistema migliore per
proteggerci dal cancro della mammella, è la
prevenzione, che
comincia con uno stile di vita salutare fin da giovani. Ad esempio, seguendo un
regime alimentare bilanciato e ricco di quei cibi di cui ormai
conosciamo gli effetti benefici: le
verdure (specie
a
foglia verde).
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Gli
screening per il
tumore al seno sono
suggeriti dopo i 45 anni, ma sempre più spesso, si evidenziano casi
diagnosticati in
pazienti molto giovani, e comunque sotto i 40
anni. Le loro storie colpiscono in modo particolare perché coinvolgono donne nel
pieno della vita, all’apice del successo come è accaduto a
Miss
Venezuela, morta a soli 29 anni a causa di questa neoplasia, tanto per fare
un esempio, ad un passo dal matrimonio o alla prima
gravidanza.
Le statistiche confermano quella che è la nostra percezione al problema: i
numeri sono in aumento e si tratta di
neoplasie particolarmente
aggressive e resistenti alle attuali
terapie. Un nuovo
studio scientifico ne avrebbe addirittura evidenziato
caratteristiche biologiche uniche.
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Foto di
seni di donna. E’ nato recentemente un sito
Boobstagram che ne raccoglie già migliaia e lo scopo sembra essere dei
migliori. La pagina web che si apre su uno splendido primo piano di seni
abbondanti e sodi cita:
“Mostrare il seno sul web è buono, mostrarlo al
medico è meglio”. Ovvero l’iniziativa vorrebbe essere una promozione
alla
lotta contro il cancro al seno. Un modo particolare per
farlo, che certo finora ha ottenuto due cose: un gran successo e l’occasione di
far parlare di se, che sono le basi di una vera campagna informativa. Quello che
resta da vedere è se questa iniziativa porterà effettivamente qualche donna a
fare una
visita senologica rimandata da tempo. Ma proviamo ad
entrare nei dettagli dell’iniziativa.
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